Se si prova a chiedere all’uomo od alla donna della strada una definizione di cosa sia il “caso” realmente si otterranno le definizioni più disparate anche in dipendenza del livello di istruzione dell’intervistato/a che oggi nonostante tutto, anche in Italia è mediamente elevato.
“Caso è tutto ciò che avviene…per caso” e questa sarebbe una facile tautologia escogitata per non porsi domande oppure per glissare e non mettere in campo, ipotesi border line.
Come l’ipotesi molto pensata da molti miei colleghi ingegneri, fisici, cosmologi anche (molti di questi con carriere avviate però tendono a non manifestare le loro reali, intime convinzioni troppo dirompenti lo status quo) che in realtà “Universo” oppure su scala più ampia “Multiverso” od ancora “Omniverso” siano solo manifestazioni “fisiche” di istanze informatiche ovvero il trattamento di informazione operato da “sistemi” di complessità sfuggevole, immanente.
Nemmeno un filosofo saprà dirvi compiutamente e nemmeno definirlo il “caso” perché farà ricorso al bagaglio culturale classico con incursioni nel moderno.
Il più delle volte se si chiedono definizioni sui massimi sistemi si ottengono delle tautologie ovvero delle non spiegazioni.
Nemmeno nelle lotterie esiste realmente un “caso” statene certi e sicuri perché esiste un determinismo indotto dall’esterno di questa complessa, simulazione di cui siamo attori ed attrici.
E’ rassicurante per il 99 % degli esseri umani dire “Eh è il caso !”.
Le rassicuranti definizioni della matematica statistica
Questo nostro “mondo simulato” è pieno zeppo di effetti rassicuranti come il matematico statistico a cui se chiedete una definizione di “caso” esprimerà tutto il suo bagaglio di distribuzioni statistiche appunto onde per cui secondo “Lui” “caso” è tutto ciò che avviene secondo una distribuzione matematica e siamo punto ed accapo perché anche questa è una tautologia.
Quando ti e ci hanno raccontato che la probabilità di avere un numero estratto tra uno e novanta rispetta una distribuzione statistica più o meno nota, siamo a posto, possiamo dormire sonni tranquilli.
Affatto tranquilli perché è chiaro che esistono livelli superiori a quelli rassicuranti portati in dote dalla matematica.
E’ chiaro e sospettato anche dagli stessi che vanno avanti a pane e distribuzioni statistiche ma non esprimibile in pubblico perché tragicamente ci esporrebbe al fatto che non conosciamo niente di cosa sta ai livelli e piani superiori, magari proprio al tredicesimo piano.
Caos e caso nella lingua italiana
Anche la lingua italiana, tra le più ricche e complesse nel panorama moderno porta in dote la solita solfa tautologica perché se prendiamo un dizionario e vediamo cosa sarebbe secondo Lui “caso” o “caos” ci vengono enumerati solo dei sinonimi e delle tautologie senza una chiara, lampante e precisa estrapolazione di cosa “significhino realmente”
Caso in elettronica
Anche l’elettronica branca dello scibile umano che conosco bene ricorre a tautologie per definire il “caso” e dato che la tautologia principe è “il caso non esiste” ooopsss il “caso” in elettronica si riduce ad uno pseudocaso. Ogni generatore di numeri “casuali” ovvero in realtà pseudocasuali poggia il suo funzionamento sulle solite, distribuzioni matematiche e su fonti naturali di pseudo caso come un diodo Zener e rumore associato oppure un generatore di clock per una cpu o come un tempo di diceva, un microprocessore.
E non ne usciremo realmente mai se non usciremo mai dalla sola iper razionalità basata sul solo metodo scientifico che in realtà ci sta precludendo una completa conoscenza anche di noi stessi e non solo di tutto quello che “esiste” là fuori.